TERAMO – Si apre il cantiere scuola. I dettagli degli interventi da realizzare nei plessi scolastici teramani verranno definiti domani mattina, nel corso di una riunione urgente convocata dal sindaco Maurizio Brucchi alla luce dei finanziamenti contenuti nel cosiddetto “Decreto del Fare”: 450 milioni di euro per tutto il Paese di cui 150 milioni per la rimozione dell’amianto. Tali finanziamenti sono stati messi a disposizione per interventi immediati sulla sicurezza, la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria. Le tappe sono forzate, ecco perché il Sindaco Brucchi ha deciso di rientrare dalle ferie convocando appunto la riunione urgente. Infatti entro il 15 settembre bisognerà presentare progetti immediatamente cantierabili alle Regioni che entro il 15 ottobre dovranno a loro volta presentare le graduatorie al Governo. L’assegnazione dei fondi avverrà entrò il 30 ottobre. I Comuni quindi, dovranno, entro il 28 febbraio 2014, affidare i lavori. Altra novità importante contenuta nel decreto è che i Sindaci diventano Commissari Governativi straordinari per l’edilizia scolastica fino al 31 dicembre 2014. Pertanto potranno derogare alla normativa vigente, secondo quando sarà stabilito da un prossimo Decreto.
UNA VERA EMERGENZA – Il Governo si è deciso ad intervenire dopo il grido di allarme dei Comuni e dei Sindaci relativamente alla situazione degli edifici scolastici nel nostro Paese. Il Censis ha fatto una fotografia della situazione nazionale che purtroppo pare impietosa. Una scuola su tre non possiede un impianto antincendio; una su due non ha la scala di sicurezza. Il CPI, Certificato di Prevenzione incendi è obbligatorio per tutti gli istituti con oltre cento studenti ma solo il 17,7% ne è fornito. Altro dato importante, è che degli oltre 36.000 edifici scolastici esaminati, solo un quarto è stato costruito negli ultimi trent’anni; la maggioranza delle scuole è stata costruita prima del 1974, anno della legge antisismica. Il Comune di Teramo rientra nella media nazionale per quanto concerne la vetustà degli edifici scolastici, tanto che negli ultimi anni sono stati spesi oltre 6 milioni di euro per adeguamento sismico e prevenzione incendi; ma ne occorrerebbero altrettanti.
BRUCCHI: «UNA MANNA DAL CIELO» – «Sitratta distanziamenti importanti ma inadeguati per quella che è stata definita dal Governo un’emergenza nazionale. I Comuni hanno pochissime risorse e questo intervento straordinario del Governo è come manna dal cielo. Noi abbiamo eseguito controlli sulle scuole per quanto concerne l’amianto facendo 75 prelievi e siamo in attesa dei risultati. Abbiamo adeguato diverse scuole quali la Zippilli, la Michelessi, la San Giovanni XXIII di San Nicolò, stiamo adeguando in questi giorni la San Giuseppe e la media di Villa Vomano e sono pronti interventi per la San Giorgio e la Noè Lucidi. La sicurezza degli edifici scolastici è importante ma nella situazione in cui versa il Paese da questo punto di vista, è necessaria una stretta collaborazione tra tutte le istituzioni»